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Calabresi nel Mondo. La commissione regionale dà il via libera alla riforma della legge 33 del 2004


Una maggiore diffusione della lingua italiana tra gli emigrati e i loro discendenti; la promozione e la valorizzazione della cultura calabrese tra le comunità degli emigrati; una nuova attenzione rivolta alle giovani generazioni ed il riconoscimento di un ruolo istituzionale dei consultori sono tra le modifiche più rilevanti approvate dalla sesta commissione consiliare “Affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero”, alla legge regionale ‘Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne’.
L’organismo consiliare, presieduto da Bruno Censore, ai cui lavori ha preso parte l’assessore Damiano Guagliardi, ha concordato all’unanimità una serie di integrazioni alla legge regionale d’iniziativa regionale ‘Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne’.
“Era necessario rivisitare l’impianto di questa legge datata 2004 per aprire una nuova stagione per le politiche regionali a favore dell’emigrazione mettendo al centro i nostri corregionali che nei Paesi ospitanti rappresentano sempre più un riferimento importante per il corpo sociale - ammette Censore -. Una stagione che si caratterizzi non più, come nel passato, per gli impegni disattesi, ma per un rilancio di obiettivi concreti, che potranno essere realizzati puntando a compenetrare nelle politiche ordinarie della regione l’attenzione verso gli emigrati. In questo contesto, è importante lo sguardo che si porge ai giovani che potranno partecipare alla Consulta regionale dei calabresi all’estero in numero complessivo di quindici, uno per ciascun paese di residenza di corregionali emigrati”.

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