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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

Sault Ste. Marie. Una giornata di beneficenza per la lotta contro l'Alzheimer, organizzata dal Club Calabrese

Dalla referente di Sault Ste. Marie (Ontario, Canada) Raffaela Medaglia SAULT STE. MARIE, 26 aprile ’09 - La serata Calabrese di beneficenza nata 5 anni fa per volere di Anita Guzzo e Rossana Fortino, assieme alle donne dell'esecutivo del Club Calabrese di Sault Ste. Marie, svoltasi oggi nella sala Guglielmo Marconi Club, ha avuto  anche quest'anno un grandissimo successo: 347 persone  hanno dato un contributo per la lotta contro l'Alzheimer. I rappresentanti della Alzheimer Society sono rimasti entusiasti della risposta delle donne - gran parte calabresi – di questa sera. La raccolta monetaria, nonostante la crisi di questi tempi che come in altri paesi non esclude Sault Ste. Marie, è stata generosa ed è stata raggiunta la somma di $3,000.00. Il prezzo del biglietto d'entrata era di $17.00 ciascuno  e includeva un semplice ma gustosissimo pranzo composto di antipasto di insalata, il pane e burro, ed il piatto caldo composto di penne e polpette di carne col sughetto

Dialetto Aiellese. Ecco il piccolo vocabolario di Gaetano Coccimiglio e Pietro Pucci. Sabato 2 maggio la presentazione al pubblico

AIELLO CALABRO – Dopo qualche anno di gestazione, giunge finalmente alle stampe il “Piccolo vocabolario del dialetto aiellese”, scritto da Gaetano Coccimiglio e Pietro Pucci, con la collaborazione di Eugenio Medaglia. Si tratta di una opera che raccoglie circa 4 mila parole del dialetto locale, oltre a centinaia di detti e proverbi. Il volume, patrocinato dal Comune di Aiello Calabro, e appena stampato dalla Tipografia Di Giuseppe di Cosenza, sarà presentato al pubblico il prossimo 2 maggio alle 17 presso la Casa delle Culture della cittadina. Prenderanno parte all’incontro, oltre agli autori Coccimiglio e Pucci, unitamente ad Eugenio Medaglia che con quest’ultimi ha collaborato alla stesura, il sindaco Gaspare Perri; Benito Patitucci e Bruno Pino. Ecco, qui di seguito, la prefazione al libro e una breve nota sul dialetto aiellese curate da Bruno Pino; e l’introduzione di Eugenio Medaglia.   ***   Prefazione (di Bruno Pino)   Esistono, in ogni dialetto, parole sepolte sotto strati e st

San Geniale 2009. Inizia il Novenario

AIELLO CALABRO - Inizia oggi il Novenario per la celebrazione del Patrono della cittadina che si terrà domenica 3 maggio. Ecco il programma Religioso: ·        Venerdì 24 aprile – Inizio Novenario: ore 9 S. Messa; ore 18 Rosario e S. Messa; (tutti i giorni); ·        Mercoledì 29 – ore 19: Rosario; ore 19.30 S. Messa e Fiaccolata; ·        Domenica 3 maggio – ore 9 S. Messa; ore 11.30 S. Messa Solenne, Processione per le vie del paese (percorso storico); ore 18 Adorazione, Vespri e Benedizione Eucaristica. La storia del Culto Geniale, quando fu martirizzato, tra il I e il III secolo d.C., ha circa 14 anni. Sepolto nelle Catacombe di San Lorenzo in Roma, vi resterà sino al 4 di maggio del 1653, quando le Reliquie (Ossa e Sangue in una ampolla, conservati ora nel basamento della ottocentesca Statua in legno) vengono estratte per ordine di Papa Alessandro VII e consegnate da Marco Antonio Addo, Cardinale Vicario di Roma, assieme ad altre reliquie di santi, al Cardinale Alderano Cybo,

25 Aprile. Un ricordo dei Partigiani Aiellesi

Qui di seguito, con qualche giorno d'anticipo rispetto al 25 aprile, ripubblichiamo un articolo del 2007 (postato sul Blog di Aiello Calabro e dintorni), ma sempre attuale e utile per non dimenticarci di quanti hanno sacrificato la propria vita per la causa della democrazia e della libertà. Il contributo del Sud alla lotta di Liberazione – conclusasi il 25 aprile del ’45 - è stato notevole, contrariamente a quanto si potrebbe pensare. Si parla di migliaia di Partigiani meridionali, molti dei quali calabresi, per lo più ex militari sbandati dopo l’8 settembre del ’43. Tanti morirono giovanissimi. Ma quanti furono i Partigiani della Comunità tirrenica? Secondo alcune fonti, molti di più di quanto si pensi. Eroi dimenticati, spesso sconosciuti. Per questo anniversario della Liberazione, vogliamo ricordarne qualcheduno. Primo fra tutti,  Geniale Americo Bruni (nella foto) , detto “u totaro”. Nato il 5 febbraio del 1923, da Giovanni e Maria Giuseppa Volpe, trascorre la sua giovinezza ad

L'Italiese

Tratto da Penny Petrone, Il modello in frantumi , cittàcalabria edizioni 2004, pagg. 109,110 L'italo-canadese, altrimenti detto italiese, era la lingua che usava­mo con parenti ed amici di famiglia. Era una lingua particolare - un misto di dialetto parlato e inglese della classe operaia - inventata dagli immigrati italiani nel Nuovo Mondo. Ben presto rappresentò per loro un efficace mezzo di comunicazione. Il nuovo idioma era caratteristico dell'immigrato in Canada - diverso sia dall'italiano che dall'inglese, come ogni dialetto è diverso dall'italiano standard. Poiché in Italia ogni regione ha il proprio dialetto, il nuovo idio­ma aveva molte varianti. La versione dei miei genitori era quella calabrese, che sarebbe risultata incomprensibile anche a molti connazionali che abi­tavano in diverse località d'Italia. Benché molte parole inglesi nel nuovo dialetto avessero equivalenti in italiano, la maggior parte degli immigrati voleva parlare inglese, anche se

Emigranti. Un film di Marco Ottavio Graziano sull'emigrazione calabrese in Argentina

FONTE AISE Si terrà domani, mercoledì 15 aprile, alle 20.30 presso la Casa del Cinema di Roma, la proiezione in anteprima nazionale del film documentario "Emigranti" di Marco Ottavio Graziano, autore della sceneggiatura insieme a Mario Melfi. Prodotto da Davide Rizzi per E. Motion Film con il sostegno della Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Amendolara e Banca di Albidona, il film sarà presentato dal critico cinematografico Steve Della Casa.  "Emigranti" tratta il grande tema dell’emigrazione dalla Calabria all’Argentina, una grande storia fatta da tante storie di uomini che sono partiti, hanno lasciato i propri affetti, la propria casa per raggiungere terre lontane oltre il mare ed un altro mare ancora.  "Ecco cosa racconta Emigranti", spiega il regista Marco Ottavio Graziano, 46 anni, milanese. "È sostanzialmente un film a soggetto, quindi con scene di finzione interpretate da attori, inserite in un contesto di testimonianze e di docu

My grandfather Enrico Pagnotta. Memories of fascism in Aiello

Quello che segue è un ricordo delle esperienze di vita di Enrico Pagnotta, emigrato negli States a fine anni '40, attraverso uno scritto del nipote Matthew Sean Murtagh, studente italoamericano di New York e collaboratore del Blog. *** M y  grandfather, Enrico Pagnotta (in una nostra foto d'archivio), was born in 1921 in Aiello Calabro.   His father, a veteran of the American army during World War I, ran a small grocery store in town.   This became the family’s main source of income, guaranteeing them a decent standard of living that most others did not have.   Eventually, the Pagnotta family comprised six people, four being young children. In 1925, my great-grandfather returned to Brooklyn, New York, where he had worked before the war, in the hopes of making some money to pay off the debts accrued when opening the store. After a few years, all contact with him was lost; he had effectively abandoned the family. My grandfather entered elementary school at around the same time hi