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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

Emigrazione. Grimaldesi nel Mondo

Fonte: Grimaldi 2000, agosto-dicembre 2012

A Pina Vairo. Una poesia di Franco Pedatella nel trigesimo della scomparsa

di Franco Pedatella Per la morte prematura di mia cugina Pina ho voluto scrivere questi versi, testimonianza del fatto che  ella rimarrà sempre impressa nella mia memoria e nel mio cuore. Ho voluto raffigurarla come la chioma, la parte più bella e nuova, di una pianta robusta e duratura, la quercia, che, proiettata verso le ascendenze, ne richiama le caratteristiche fisionomiche e le racchiude e custodisce in sé come tesoro indistruttibile. La dolce chioma della quercia antica, che presentava ancor d’aspetto i tratti e le fattezze della madre avíta, ora svanisce qual nell’acqua viso che bel s’immerge a poco a poco e spare e lascia a chi lo guarda e segue attento, disioso di tenerlo in superficie, l’ultimo segno del sorriso e il guardo di chi allevò la prole con dolcezza e amor provò per l’uom che sposo scelse. Or lasci, cara Pina, Bruno solo e Marilena, cui Riccardo infante prendevi a far le veci della mamma, e il tuo Francesco, padre già venturo