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Sport singolari. In Canada, il campione del mondo di hockey su tavolo è di origini calabresi


IN tutto il Nord America, ma in particolare in Canada, nel Quebec, c’è uno sport che spopola. È l’Hockey su tavolo (da non confondere con quello “da tavolo” o anche “air hockey”), di cui esistono pure diverse varianti, a seconda della tipologia di tavolo sul quale si gioca. C’è la versione di origine svedese che utilizza tavoli Stiga Play off, ma quella più diffusa in terra canadese – che si pratica su tavoli Carleco - è una disciplina che si chiama “Quebéc Table Hockey”, della quale è campione del mondo della categoria un ragazzo di origini calabresi.
Carlo Bossio, nome e cognome che indicano subito l’origine geografica, è nato nell’aprile del ’70 a Montreal, dove tuttora vive con la moglie Nancy. I genitori però sono calabresi: la madre Rosaria Guidoccio di Aiello Calabro ed il papà Fioramente Bossio di Amantea, in provincia di Cosenza, emigrati a cavallo degli anni ’60.
Bossio, ora, si appresta a difendere il suo primato, conquistato per sei volte consecutive, nei campionati mondiali di luglio prossimo. Lo sport singolare assomiglia, agli occhi dei profani, e per fare un paragone, al nostro calcio balilla, solo che al posto dei calciatori in miniatura, in campo sono schierate le sagome dei giocatori con mazza, casco, pattini e “puck”, il disco che si deve mandare in rete. Una pratica sportiva, questa “su tavolo” – diffusa in gran parte del Nord America (Chicago, Detroit, New York, Montreal, Toronto, oltre che a Quebec City) - che si rifà all’Hockey su ghiaccio vero e proprio, sport nazionale canadese per eccellenza.
A “Hockey sur Table Quebec”, il Nostro si appassiona da quando era piccolissimo. «I miei genitori comprarono il nostro primo gioco – ci racconta Bossio - quando avevo più o meno 4 anni. Ricordo che ho fatto le prime sfide con mio fratello Gino più grande di 5 anni (anch’egli ottimo player, nda). Ho subito amato questo sport, proprio come quello vero su ghiaccio». Poi, per lui è stato un crescendo, e sono venute tante soddisfazioni. «Ho vinto per sei stagioni consecutive, a partire da quella 2007-2008, il campionato mondiale, ed ora – aggiunge - cercherò di conservare il titolo nelle prossime gare che inizieranno a luglio».
Naturalmente, oltre alle affermazioni sportive, ha tra le sue ambizioni la crescita della sua azienda che produce – fatti a mano - tavoli da gioco (www.canadahockeytable.com), e di diffonderne l’uso, anche nelle scuole canadesi. Un modo, per il campione canadese, per incrementare l’attaccamento allo sport nazionale.
Nella vita, Bossio, fa anche altro. «Un'altra delle mie passioni – ci confessa - è suonare la chitarra, e vorrei pubblicare, prima o poi, un CD con le mie musiche».
Anche la Calabria che hanno lasciato i suoi genitori è sempre presente nei suoi pensieri. In regione ha tanti parenti che non vede dall’estate del 1981, quando insieme alla famiglia soggiornò per circa 6 settimane tra le spiagge del basso Tirreno cosentino, le colline dell'entroterra, e le tavolate di bontà culinarie nostrane, che lo fecero ingrassare di tanti chili. E prima o poi, «mai dire mai», ci ha detto, in Calabria ci ritornerà.
Bruno Pino

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