Ritorno ad Aiello di Enrico Pagnotta (anni '80) La poesia ci è stata inviata da Matteo Murtagh, nostro collaboratore e nipote di Enrico Pagnotta, deceduto negli States qualche anno fa. Sperduto sei tra i monti vetusto e immodernito, Aiello caro sembri più lindo ed ingentilito Per noi che ti lasciammo spinti dal bisogno tornare a te ogni tanto è parte d’un gran sogno Appena ti vediamo guardando da Terrati Parigi o New York sembrano scordati Case, vie, la gente la macchia ed il castello quanta commozione d’essere ad Aiello Giriamo trasognati scavando nei ricordi: Santa Maria, la Praca, i giuochi, i disaccordi; Lo sport, i vecchi amici, la mamma al cimitero, ragazze ormai già nonne oh Dio, non sembra vero! Ma dopo alcuni giorni vaghiamo spaesati, si sente nostalgia di casa, dell’usato Allora con sollievo si fanno le valigie. Addio Aiello caro il sogno è tramontato.