Il 21 febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita dall’UNESCO per salvaguardare il pluralismo linguistico e culturale del mondo.
Quest’anno le manifestazioni sono orientate a promuovere l’ “Avvicinamento delle culture”, tema al quale l’ONU ha voluto dedicare l’anno 2010, nella consapevolezza che lo scambio e il dialogo tra le culture e le diversità etnico- linguistico-religiose sono i migliori strumenti per costruire la pace e per individuare un quadro di valori comuni universali.
Irina Bokova, Direttore Generale dell’UNESCO, ricordando che la Lingua Madre “è alla base della storia e della cultura di ciascun individuo” e che “il multilinguismo, l’apprendimento delle lingue straniere e la traduzione sono tre assi strategiche delle politiche linguistiche del domani”, si è appellata alla Comunità Internazionale affinché “sia dato alla Lingua Madre, in ciascuna di queste tre assi strategiche, il suo fondamentale posto di diritto, in uno spirito di rispetto e tolleranza che prepara la via della pace”.
Nella sede parigina dell’ UNESCO si terrà un Simposio internazionale sul tema della Traduzione e della Mediazione Culturale (22-23 febbraio), mentre in Italia la Commissione Italiana UNESCO rinnova la tradizione di una celebrazione “itinerante”, a contatto di volta in volta con diverse realtà linguistiche locali.
La Commissione UNESCO partecipa quest’anno a due iniziative: la prima, il 20 febbraio a Torino, in compagnia delle minoranze linguistiche storiche del Piemonte, occitani, franco-provenzali e walser, organizzata dall’UNCEM (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani) con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, la seconda, il 23 febbraio ad Aosta, sulla realtà linguistica valdostana, organizzata dall’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura della Regione.
Un altro evento è previsto per sabato 20 a Roma, anche questo con il patrocinio della Commissione UNESCO, organizzato da Dhuumcatu, associazione che tutela i lavoratori immigrati, soprattutto bengalesi, per commemorare la rivolta che il 21 febbraio 1952 scoppiò nell’allora Pakistan orientale in difesa del “Bangla”, madre lingua in quella parte del paese.
E’ proprio in ricordo di quella rivolta, in difesa del diritto di usare la propria lingua, che l’UNESCO ha deciso nel 1999 di istituire il 21 febbraio la Giornata internazionale della lingua madre.
Marcela Murgia
Presidente
Fundación Calabrese NEA
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