Qui di seguito, pubblichiamo la scheda del Dizionario dei Musicisti Calabresi, curato dalla musicologa di origini aiellesi, Marilena Gallo.
A seguire, la postfazione di Franco Pedatella, ed il curriculum vitae della studiosa.
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Il Dizionario dei Musicisti Calabresi, pubblicato in questa elegante veste editoriale da Abramo Editore, realizzato ad opera della Associazione Musicale Maurizio Quintieri sotto gli auspici del MIBAC e a cura della musicologa Marilena Gallo, è la prima opera completa a carattere enciclopedico che ricompone l’intera storia musicale della regione.
Il volume racchiude biografie e profili artistici dettagliati di compositori, interpreti, direttori d’orchestra e di banda, librettisti, autori di teoria musicale, musicologi, etnomusicologi, editori, costruttori di strumenti (liutai ed organari) di ogni città della Calabria, a partire dalla antica Grecia fino a notificare personalità musicali nati in regione entro il 1950. Costituiscono eccezione a questo criterio i nominativi di Pitagora, Francesco Saverio Salfi e Osvaldo Minervini.
Con 342 voci trattate, l’opera offre un panorama particolareggiato e criticamente aggiornato dell’universo musicale calabrese, abbracciando il repertorio classico, il jazz, il teatro musicale, l’etnomusicologia, la liuteria e l’organologia. il Dizionario dei Musicisti Calabresi si propone sia al vasto pubblico che agli studiosi come repertorio di informazioni sistematiche, e mira a diventare strumento prezioso di consultazione per docenti, studenti di conservatorio, licei musicali e scuole secondarie, non solo con riguardo alla nostra regione, nonché come strumento di orientamento e stimolo a più personali interessi culturali.
L’attento lavoro di ricerca storica ed etnomusicologica portato avanti dai curatori ha tra l’altro rilevato numerosi errori anagrafici che in quest’opera si è provveduto a correggere, anche attraverso la preziosa collaborazione di archivi presenti nel territorio calabrese.
A compendio della parte alfabetica, il Dizionario dei Musicisti Calabresi contempla una serie di preziosi appendici (Indice per luoghi di nascita; Repertorio delle voci biografiche ordinate per categoria; Repertorio delle voci biografiche ordinate per secoli) che inquadrano in forma schematica ma esaustiva i dati e garantiscono una consultazione più rapida ed agile dell’opera.Pagine 432 - Prezzo € 40,00
ISBN 88-8324-130-4 - EAN 978 8883241307
Postfazione al “Dizionario dei Musicisti Calabresi”
di Franco Pedatella
Qui di seguito il testo della Postfazione scritta per il Dizionario dei Musicisti Calabresi, a cura della prof.ssa Marilena Gallo.
In me c’è il piacere, l’orgoglio anche, di informare circa il contributo che l’Autrice aiellese attraverso questo Dizionario, con rara competenza disciplinare, ha dato allo studio ed alla conoscenza di questo importante settore della cultura calabrese, partendo dall’età antica ed arrivando ai giorni nostri.
Postfazione
Leggendo il Dizionario dei Musicisti Calabresi, a cura di Marilena Gallo, Abramo Editore, Caraffa di Catanzaro (CZ) 2010, si colgono immediatamente gli aspetti che, secondo me, lo caratterizzano nel modo più specifico: funzionalità d’impostazione, completezza di trattazione, accurata diligenza nel lavoro di ricerca, chiarezza espositiva, facilità di consultazione. Si tratta, quindi, di un lavoro destinato a chiunque abbia a che fare, per mestiere o professione o gusto personale, con la cultura musicale o voglia intraprendere studi musicali.
È da sottolineare il fatto che questo testo, oltre al pregio di essere un valido manuale di disciplina musicale, mette in luce il contributo ed il ruolo della cultura musicale calabrese all’interno del panorama della più generale cultura nazionale, e non solo in termini di valido ed aggiornato elenco di autori ed opere, ma anche e soprattutto perché scava nel più vasto e variegato orizzonte di studiosi ed operatori del mondo della musica fino agli stessi costruttori di strumenti musicali, facendo emergere non solo figure di alta risonanza, ma anche una tendenza, un’inclinazione, un’attitudine alla musica di tutto un territorio e di una gente senza i quali non si spiegherebbe facilmente la presenza di tanti e tali cultori della materia.
In altre parole, da questo testo emerge anche che la Calabria è stata ed è terreno fertile per l’attività musicale sia in termini di creatività che in termini di operatività.
Ciò non è cosa di poco conto per una terra che stenta da sempre a far emergere, innanzi tutto ai propri occhi, la consapevolezza delle proprie risorse.
Poi, scorrendo le svariate pagine del Dizionario, si avverte che, nel variare delle firme, si respira la stessa aria, si coglie lo stesso spirito, si sente la stessa passione che anima, in comunione d’intenti, tutti i collaboratori.
Intendo dire che le voci dei collaboratori sono ben coordinate ed intonate perché i “pezzi” sembrano animati da una comune impostazione, da un metodo comune d’indagine e dalla stessa voglia ed esigenza di precisione e veridicità, non la veridicità fredda del compilatore obiettivo ed impersonale, ma quella animata e partecipe di chi vuole, esponendo, raccontare coinvolgendo il lettore ed il futuro studioso.
In altre parole, i collaboratori sono perfettamente affiatati e sembrano tutti insieme, anche se ognuno con la propria individualità, formare un Coro, il cui corifeo, per dirla alla greca, come un regista, mostra di saper coordinare sapientemente le voci e guidare l’orchestra.
E l’orchestra, dal greco ὀρχήστρα che viene a sua volta da ὀρχέομαι ‘danzare’, sembra partecipare ad una danza di echi grecizzanti. È stata parte, la Calabria, di quel mondo che fu la culla della cultura e della società occidentali odierne. Questa stessa cosa il Dizionario vuol fare emergere, quando indaga l’orizzonte musicale calabrese partendo dall’età magnogreca.
All’organizzazione del lavoro corrispondono l’idea ed il titolo stesso del Dizionario, cioè di una trattazione organica, sistematica, completa nel suo genere, rapida, agile nell’esposizione, facile da consultare ed esauriente nei contenuti.
Il testo possiede, cioè, tutti gli ingredienti utili allo scopo che si prefigge e le qualità della tipologia per cui si propone.
Vi sono, quindi, a me sembra, tutte le premesse per un pieno successo tra i cultori e gli appassionati della musica in tutti i suoi ambiti ed aspetti.
Franco Pedatella - Cleto, 30 novembre 2010
Curriculum Vitae di Marilena Gallo
Figlia di Bruno e Giuseppina Vairo, Marilena Gallo si è diplomata in Flauto presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza nel 1991. Oltre all’attività nel gruppo corale “Cooperativa Corale Polifonica Città di Cosenza” (con la quale ha preso parte anche ai cori dell’opera “I Pagliacci” di Lencavallo nella Stagione Lirica 1998 e all’opera “Carmen” di Bizet nella Stagione Lirica 1990 del Teatro Rendano di Cosenza) ed ad una apprezzata attività concertistica, realizzata in duo con la chitarra, con il pianoforte ed in trio con violino e pianoforte, i suoi interessi musicali si sono sviluppati anche nel settore della ricerca musicologica, collaborando con diverse riviste ed enti musicali.
Nel 1993 ha conseguito la qualifica professionale di “Critico e Pubblicista Musicale”.
Laureata nel 1996 in Scienze Economiche e Sociali, con votazione 100/110, presso l’Università della Calabria, con una tesi su “Il melodramma verdiano come elemento di costruzione dell’identità nazionale italiana” (relatore prof.ssa Anna Rossi-Doria), nel maggio 2003 ha conseguito la seconda laurea, in D.A.M.S. indirizzo Musica, con votazione 110/110 e lode.
Dopo il conseguimento del primo titolo accademico ha frequentato: il Corso di Perfezionamento post-laurea “La dimensione europea della scuola e dell’insegnamento” presso l’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 1996/97, il Corso di Perfezionamento post-laurea “Progettazione formativa e valutazione” presso l’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 1997/98 ed il IV Seminario interdisciplinare di Studi e Ricerche Regionali sul Mediterraneo presso la Fondazione Antonio Guarasci di Cosenza nel 1997.
Nel 2000 vince la seconda edizione del “Premio Leoncavallo”, istituito dall’Accademia Montaltina degli Inculti, con il lavoro sull’opera Pagliacci dal titolo “Uno squarcio di vita….calabrese”. Nel 2003 vince una borsa di studio presso la “Scuola estiva di Musica e Filosofia di Maratea” promossa dalla Sonus Edizioni.
Numerosi sono i seminari e convegni che l’hanno vista apprezzata relatrice tra i quali ricordiamo: Giuseppe Verdi, espressione del carattere italiano (2001); Primo incontro di studi su Maurizio Quintieri, Paterno (2002); Tersicore ambrosiana: l’Armonia capricciosa di suonate musicali da camera di Tomaso Motta milanese, maestro di ballo (1681) Maratea (PZ) (2003); Le sonate per violino e pianoforte di Beethoven (2004) a Barcellona (Spagna) – presso l’Espai Cultural de Caja Madrid; Armonia capricciosa di suonate musicali da camera di Tomaso Motta milanese, maestro di ballo (1681) Pesaro (2005) per la Società Italiana di Musicologia; Guido Serrao: La musica come eredità, Unical - Rende (2008).
Per l’Associazione Musicale “Maurizio Quintieri” di Cosenza da diversi anni cura la stesura delle note di sala delle Stagioni Concertistiche (dal 2002 ad oggi) e delle manifestazioni “I luoghi della musica” (2002-2003-2004); sempre per lo stesso ente ha curato le note del booklet dei CD AMQ 2 e AMQ 003 della Collana discografica “Musica dal Vivo” (il primo contenente Le canzoni popolari spagnole di Garcia Lorca; il secondo composizioni per violoncello e pianoforte di Schumann, Prokofiev e Schnittcke). Nel 2011 ha curato le note biografiche per il CD AUR001 “Da quella bella bocca” – Polifonia sacra e profana calabrese dei secoli XVI e XVII.
Oltre all’attività artistica e di ricerca, numerosi sono i titoli didattici ed abilitanti conseguiti. Si ricordano le abilitazioni all’insegnamento relative alle scuole materne ed elementari, nonché quelle relative ad Educazione Musicale e Strumento Musicale nella Scuola Secondaria di primo grado. Attualmente è docente a tempo indeterminato della classe di flauto presso l’Istituto Comprensivo “Vico-Gullo” di Cosenza ed è Supervisore al Tirocinio nel Biennio per la formazione dei docenti per la classe di concorso A77 presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza.
Per le Edizioni Artemide, nel 2003, ha trascritto e revisionato il libro Maurizio Quintieri: Musica da camera, in cui sono contenute composizioni inedite dell’omonimo musicista calabrese. Per le edizioni Caruso ha curato nel 2004 l’edizione critica, primo esemplare in notazione moderna, di Tomaso Motta, Armonia capricciosa di suonate musicali da camera ... op. I (1681) su licenza del Civico Museo Bibliografico di Bologna, il quale ne custodisce l’unica copia. Per le edizioni ASeditore, nel 2005, ha trascritto e revisionato le Romanze da camera per voce e pianoforte di Maurizio Quintieri. Per le edizioni Artemide ha curato nel 2006 l’edizione critica Balletti, Correnti, Gighe, e Sarabande à trè, due Violini, e Violone, libro primo, opera seconda (1681) di Carlo Piazzi e Arie, Gighe, Balletti, Correnti, Allemande, e Sarabande a Violino, e Violone, ò Spinetta con il secondo Violino à beneplacito, opera prima (1670) di Pietro Degli Antonii.
Nella primavera del 2007 è stato pubblicato il suo saggio “L’armonia capricciosa di suonate musicali da camera op. I di Tomaso Motta, milanese, maestro di ballo (1681)” per il numero 3 della rivista “Drammaturgia musicale ed altri studi” edita dall’Università di Palermo. Successivamente altre riviste hanno pubblicato suoi saggi su musicisti calabresi. È in corso di pubblicazione Adele Marra. Vita ed opere di una compositrice calabrese, relazione presentata insieme a Giuseppina Montagnese al convegno In-audita musica. Intrecci femminili tra armonia e melodia, Novara 2008.
È la curatrice del Dizionario dei Musicisti Calabresi (Abramo editore – 2009) prima opera enciclopedica patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il volume racchiude 342 voci sull’universo della musica colta della Calabria, dalla Magna Grecia fino ai nati nel 1950.
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