Da Franco Pedatella, per la recente scomparsa di Franco Marghella, riceviamo e pubblichiamo.
A Franco Marghella
Ad uno ad uno cadon
come foglie
i miei cugini, sangue
del mio sangue.
Io, che i fratelli
miei giammai conobbi,
come fratelli e zii
tutti li ebbi.
Or l’ultimo sei tu,
che nera Morte
rapí
anzitempo all’affetto nostro
dopo impietosa e ingrata
malattia
che ogni vitale nervo
ti consunse.
Or naviga pei verdi
prati e cogli
degli odorosi fior
nettareo succo
e chi verrà a
trovarti, un fior recando,
senta che intorno
aleggia un grande odore
e un sacro Nume veglia
e odor vi sparge!
Dispiace assai
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