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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

"Ajello", una poesia di Maurizio Rossi, dedicata al nostro paese

Ajello (1984) di Maurizio Rossi * Tillesio, primo labirinto   in cui corsero giovani gli occhi.   Tra una pietra e l’altra – il mondo,   un enigma per mani ancora tenere. Silenziose vie dell’infanzia,   in cui cadi ma non piangi, perché ancora non sai. Le tue rondini hanno   iniziato i miei occhi al delirio infinito dell’azzurro, con la loro vita sfuggente, inafferrabile. E così è stato il resto. Vicino al mio destino quel brusco novembre lontano da casa e dai giochi, nei bracieri crepita la brace ride o ruggisce al ventaglio? Incerto è stato il resto: la sera che si adagia sui muri ma precede i miei passi, è tardi, sempre. * L'autore è Aiellese, classe 1955, emigrato in Liguria, attualmente docente in Licei e Istituti d'Arte .