AIELLO CALABRO (Cs) – Anche quest’anno la festa della Madonna delle Grazie ha registrato la partecipazione di tanti fedeli, di emigrati e devoti dei paesi vicini. Per il saluto alla Vergine, dopo l’arrivo della processione notturna del primo luglio, la chiesa parrocchiale di S. Maria era stracolma. Ognuno ha voluto toccare e baciare la statua restaurata due anni fa, datata 1815. La due giorni di solennità, d’altronde, rimane l'appuntamento più importante per tutta la Comunità aiellese. Un culto che risale alla fine del XV secolo quando venne realizzata, con licenza di edificare da parte di Papa Sisto IV, la chiesa dell'Ordine di San Francesco degli Osservanti intitolata a S. Maria delle Grazie.
L’appuntamento religioso, preparato dal novenario iniziato il 23 giugno, si è svolto secondo le aspettative. Il momento che desta sempre maggiore emozione e che rappresenta il clou di questo evento – superfluo ripeterlo - è la traslazione notturna della statua della Madonna dall’ex convento fuori le mura: il carro floreale, preceduto e seguito da migliaia di convenuti, incede lungo la via pellegrina illuminata, sino a giungere in paese. Una traslazione, accompagnata da preghiere e canti antichi - "E mentre minde vaju me sientu caminare, chissa è la Madonna chi me vene ad accumpagnare" – che rievoca e rinnova l'antico desiderio degli Aiellesi di custodire la Madonna all'interno delle mura urbiche, nella chiesa Matrice.
Diversi i sacerdoti che hanno affiancato il parroco don Jean Paul Mavungu nelle funzioni religiose: il parroco emerito don Ortensio Amendola e don Leonardo Bernardo, don Pasquale Traulo, vicario episcopale, don Francesco Nucci, della Forania Marina, e Padre Rocco Predoti parroco di S. Biagio ad Amantea. Presenti, pure, a messe e processioni, le autorità civili e militari del luogo.
Da citare, inoltre, il tradizionale volo di un enorme pallone aerostatico con impressa l’effige della Madonna, realizzato dai ragazzi della Pro loco.
Per le iniziative civili che hanno intrattenuto il pubblico: la musica folcloristica di Francesco Gullo e i Verso Sud, colonna sonora della serata del primo luglio; ed il concerto nella serata finale del 2 luglio di Mimmo Cavallaro, grande interprete della canzone popolare calabrese, che ha fatto ballare la piazza gremita di S. Maria.
RASSEGNA STAMPA
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