Dipinto di F. Pagliaro nella chiesa di Cannavali |
Nella chiesa di Santa Maria Maggiore, per esempio - ci informa lo storico Rocco Liberti - erano custoditi: un quadro nella cappella di juspatronato della famiglia Manetta della Madonna del Carmine con S. Caterina e S. Francesco di Paola, e un altro dipinto nella Cappella dei Giannuzzi dedicato al santo taumaturgo. Nella chiesa di S. Giuliano si conservava un quadro dell’Addolorata con S. Giuliano e S. Francesco. In un’altra cappella ora distrutta, quella di S. Giuseppe sita nell’omonimo largo, era custodito un quadro della Beata Vergine ed i Santi Giuseppe e Francesco di Paola.
Oltre alle opere d’arte citate, di cui oggi purtroppo non rimane nessuna traccia, nel centro dell’abitato, c’era e c’è tuttora, nell’omonimo spiazzo, la cappella devozionale dedicata a San Francesco di Paola, il santo calabrese “onnipresente – fa notare Liberti – in quasi tutti gli spazi sacri di Aiello”. La chiesetta venne costruita nel 1718 per volere della famiglia Giannuzzi, e reca sullo stipite del portoncino d’entrata la scritta: «Chi vuol Gratie del Ciel corre a’ Francesco».
Nelle foto (del marzo 2012), la statua di S. Francesco di Paola (fine 800 inizi del 900), in cartapesta leccese. Restaurata i primi anni '40. E' custodita nella chiesa di S. Maria Maggiore (altare navata di sinistra) in #AielloCalabro.
Il bastone d'argento è stato realizzato grazie alle offerte del Popolo Aiellese raccolte subito dopo il terremoto dell'8 settembre 1905.
Commenti
Posta un commento