I lunghi giorni di quarantena che stiamo vivendo, ci ricordano attraverso le pagine di storia che trattano del nostro paese, eventi che hanno segnato fortemente la popolazione di Aiello e dei paesi vicini, come per esempio la malaria.
Segue un brano in cui si descrive la situazione dello stagno Turbole o della morte; ed uno studio di Filippo Solimena pubblicato nel 1907. La copia ci è stata fornita da Francesco Mazzotta che ringraziamo.
Qui altri link utili:
http://aiellocalabro.blogspot.com/2019/01/lo-stagno-turbole-o-della-morte-se-ne.html
http://aiellocalabro.blogspot.com/2013/08/storia-locale-lo-stagno-turbole-di.html
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Relazione dell'Ingegnere Capo del Genio Civile datata 21 aprile 1863
Il Lago di Aiello è un profondo fosso lungo metri 384 e largo metri 186, esistente nella parte a mezzogiorno del Monte Careto, alimentato quotidianamente dal Fiume Oliva e dalla simultanea concorrenza dei Torrenti Valle Oscura e Maiuzzi in tempo di alluvione. La formazione dello stesso e di altri due più piccoli, e di minore interesse, dipende dal continuato dissodamento delle montagne superiori, poichè pel fortissimo pendio dei detti due torrenti il primo dei quali è del 9.50 ed il secondo del 7.50 % convogliandosi nel tempo delle piene uno straordinario volume di materiale di terra e pietre, vien questo ad infrangersi contro la … …nel detto sito si rialza di anno in anno il letto del torrente con una progressione tanto maggiore per quanto il dissodamento viene in più ampia scala praticato … … Da ciò risulta che nella stagione estiva col pronto riscaldamento delle acque macerandosi tutte le erbe e piante che sono in giro e nel mezzo di detto stagno, e le pestifere esalazioni dilatandosi col favore dei venti nelle circostanti campagne hanno desolate orrendamente le popolazioni vicine e specialmente quelle di Terrati, S. Pietro, Lago e Laghitello.
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